Il Governo continua ad affrontare il tema dell’immigrazione con grande cinismo e facendone una questione, al solito, di bieca propaganda. Vende fumo sui rimpatri – basti pensare all’idea di realizzare CPR (che in Italia esistono già da anni, tra fallimenti ed emergenze sociali) per ogni regione – non cerca il dialogo in Europa, non si pone minimamente il problema dei soccorsi in mare. In compenso propone zero, dico zero, innovazioni per far sì che l’accoglienza sia diffusa, di qualità e accompagnata da progetti reali per l’integrazione, che è l’unico vero strumento per rispettare i diritti delle persone e per non alimentare il cortocircuito immigrazione – emarginazione – illegalità.
Insomma: è la solita destra di questi anni, estremista e ideologica. Ciò che a questo Paese non serve.
Serve infatti una stagione fondata sul coraggio della concretezza per non lasciare sole le città e le comunità locali come troppe volte, anche quando al governo non c’era solo la “destra”, è accaduto.