La situazione della sanità in Lombardia è allarmante e abbiamo raccolto migliaia di segnalazioni di cittadini attraverso il nostro sito conlasalutenonsischerza.it che ci dicono di quanto i tempi di attesa siano inaccettabili. Fontana e Bertolaso hanno dichiarato che c’è un miglioramento ma non ci pare proprio, ci segnalano appuntamenti dati nel 2027. La giunta Fontana deve affrontare seriamente il rapporto tra pubblico e privato.
“Le persone si sentono abbandonate di fronte alle liste d’attesa impossibili e chiedono aiuto – ha detto Carlo Borghetti, capodelegazione Pd in commissione sanità – anche tramite la nostra piattaforma. Sono prestazioni delicate a dare i maggiori problemi, come ecografie, colonscopie, risonanza magnetica, e le specialistiche di oculistica e dermatologia quelle più segnalate. Si coglie nettamente la disparità tra sistema pubblico e sistema privato, e la gente è costretta a pagare se vuole una prestazione nei tempi dovuti. Noi segnaliamo questo problema e vogliamo aiutare i cittadini a far valere il proprio diritto alla salute, usando le norme che ci sono, ma che Regione Lombardia non pubblicizza, e forniamo un fac-simile di lettera da mandare alle strutture sanitarie per ottenere il rispetto dei tempi per il proprio esame”.
“Il cup unico con tutte le disponibilità della sanità pubblica e privata convenzionata è uno strumento utile ai cittadini, che perderebbero meno tempo a prenotare visite ed esami, ma anche in grado di ridurre i tempi di attesa, perché darebbe un quadro completo delle reali possibilità – aggiunge Davide Casati, capodelegazione Pd in commissione sostenibilità sociale -. Serve subito, non nel 2027, quindi chiediamo a Bertolaso di realizzarlo non oltre i primi mesi del 2025, così come gli chiediamo di imporre ai privati di mettere a disposizione del cup unico le proprie agende, a costo di non rinnovargli il contratto con il sistema sanitario regionale”.
I riscontri
La campagna di raccolta segnalazioni del gruppo regionale del Partito Democratico “Con la salute non si scherza” è stata lanciata a metà giugno scorso e da allora sono arrivate, tra sito dedicato www.conlasalutenonsischerza.it, e-mail (segnalazioni@conlasalutenonsischerza.it), pagine social e contatti diretti con consigliere e consiglieri, migliaia di segnalazioni. Mille sono quelle raccolte direttamente sul sito, quindi quelle complete di tutti i dati e sulle quali possiamo già stilare le statistiche.
Hanno risposto perlopiù donne, il 58%, oltre un terzo delle segnalazioni viene da Milano (37%), poi da Brescia (22%), quindi da Bergamo (10%). Sono maggiormente rappresentate le classi di età dai 45 anni in su, tuttavia non mancano segnalazioni di problemi relativi a minori (4%). Chi ha scritto la propria storia ha indicato obbligatoriamente il proprio indirizzo e-mail, ma più di uno su due (54%) ha lasciato anche il contatto telefonico, molti hanno chiesto di essere contattati e tenuti aggiornati su ciò che avremmo fatto in seguito alla raccolta di segnalazioni.
La stragrande maggioranza delle persone che hanno compilato il form online, il 72%, lo ha fatto per lamentare la lunghezza dei tempi di attesa, di queste il 3% che si riferisce ad operazioni chirurgiche, mentre il 69% a visite ed esami. Quasi uno su quattro riferisce di tempi di attesa di un anno o più. Tra le prestazioni richieste e non ottenute nei tempi previsti, spiccano le ecografie (10%), colonscopie e risonanze magnetiche. Oculistica e dermatologia sono le specialistiche più problematiche: diverse le segnalazioni di lunghe attese per l’operazione della cataratta.
Una segnalazione su tre relativa ai tempi di attesa esplicita di avere dovuto ricorrere alle prestazioni sanitarie a pagamento per non dover attendere troppo a lungo.
L’iniziativa
A partire dalla prossima settimana, alla denuncia delle situazioni di effettivo disagio in cui si trovano tante cittadine e tanti cittadini, il Partito Democratico fornirà loro uno strumento per ovviare al problema delle lunghe liste di attesa senza dover ricorrere alla prestazione a pagamento. Sul sito www.conlasalutenonsischerza.it sarà presente un fac-simile di lettera da inoltrare all’ufficio preposto di ogni ASST di riferimento per ottenere la visita o l’esame diagnostico al solo costo del ticket. La procedura, praticamente sconosciuta e non pubblicizzata dalla Regione, è prevista da una delibera regionale, la n. 1865 del 2019, che contiene il Piano regionale di governo delle liste di attesa. Il piano recita quanto segue: “Nel caso in cui nella struttura che rappresenta la prima scelta del cittadino non ci fossero disponibilità entro i termini stabiliti, il Responsabile Unico Aziendale per i tempi di attesa si attiverà per individuare altre strutture in grado di offrire la prestazione entro i tempi indicati; qualora sul territorio dell’ATS di riferimento non fossero presenti le disponibilità richieste, la struttura scelta dovrà impegnarsi a fornire comunque la prestazione al solo costo del ticket, se dovuto.”
Compilando e inviando la documentazione fornita sul sito, il cittadino potrà far valere il proprio diritto. È una procedura già collaudata ed efficace, con la quale non solo intendiamo aiutare le persone in difficoltà, ma anche dare uno scrollone alla giunta Fontana che, sui tempi di attesa, diffonde dati rassicuranti totalmente avulsi dalla realtà che vivono i lombardi.