Il patriarcato uccide.
Scendiamo in piazza, senza bandiere di partito o di parte, fermiamo la violenza degli uomini sulle donne.
Sosteniamo la rete dei centri antiviolenza con risorse adeguate, pretendiamo che anche in Italia si faccia finalmente educazione al rispetto e all’affettività già nelle scuole.
Ci vuole un cambiamento enorme. A cominciare dagli uomini.
Ma, oltre le parole dico anche: il doppio.
Cosa si può realmente fare per trasformare la rabbia e l’indignazione e forse qualche elemento in più – rispetto al “prima”- di queste ore in relazione alla violenza degli uomini sulle donne?
Le istituzioni una cosa possono farla subito.
Raddoppiare i fondi che avevano programmato sin qui a sostegno dei centri antiviolenza.
Basta? No, figuriamoci.
E per questo, per la necessità di andare in profondità, ci vuole molto molto altro (tra diritti, scuola, linguaggio: la lotta al patriarcato come ci ricordano le manifestazioni di queste ore e dei prossimi giorni è una lotta globale).
Però, un aumento di “bilancio” del genere, potrebbe essere un piccolo e utile gesto concreto.
Noi lo proporremo alla Regione, ma credo che al di là dei colori politici, di chi fa parte della maggioranza o dell’opposizione, questa possa essere un’azione comune.
Semplice e non solo simbolica e assolutamente trasversale.
Ps: ovviamente tutto ciò va fatto senza togliere un euro alla “spesa sociale” già prevista.