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Signor Presidente,
con la presente le chiedo di smentire pubblicamente la notizia riportata dal quotidiano
Libero il giorno 9 gennaio a pagina 34, secondo cui gli uffici legali della Regione
starebbero valutando di procedere giudizialmente contro la mia persona, consigliere
regionale e capogruppo del maggior partito di minoranza, per avere chiesto
informazioni su un bando della società controllata Aria Spa.

Il fatto riportato sarebbe estremamente grave, sia per l’accusa alla mia persona di avere commesso un reato a fini di guadagno personale, come è l’insider trading, sia perché l’articolo, riportando
intenzioni attribuite alla giunta regionale, si configura come un atto di intimidazione
verso la mia persona. Intimidazione alla quale, sia beninteso, non ho alcuna intenzione
di sottostare. Chiedo pertanto formalmente che la giunta regionale da lei presieduta,
alla luce anche dei fatti che espongo di seguito, non solo prenda le distanze da quanto
attribuitole dal quotidiano Libero, ma chieda formalmente la rettifica di una notizia
che mi ostino a ritenere non veritiera.

A suo beneficio e a supporto della mia richiesta espongo i fatti.

Il quotidiano Libero, il giorno 9 gennaio 2025 a pagina 34, nell’articolo a firma del
giornalista Fabio Rubini dal titolo “Pd nei pasticci dopo l’attacco a Fontana”, afferma
nelle prime righe che “Preso dalla foga di infilarsi nella polemica politica del momento
– quella relativa ai rapporti tra Elon Musk e l’Italia -, questa volta Pierfrancesco
Majorino rischia di essersi infilato in un bel pasticcio. Le sue anticipazioni sul bando
europeo che Aria Spa ha pubblicato oggi, potrebbero portarli un’accusa (così nel testo)
per insider trading. In sostanza spifferando prima del tempo i punti salienti di una gara
d’appalto che, legge alla mano, doveva essere conosciuta solo alla stazione
appaltante, cioè Aria, il capogruppo del Pd avrebbe commesso il reato di “abuso di
informazioni privilegiate”. È su questa ipotesi che si sta muovendo la giunta regionale,
che tramite i suoi uffici legali sta verificando i fatti per poi, eventualmente, valutare
azioni legali nei confronti dell’esponente dem. …” Il concetto è anticipato anche nel
sommario dell’articolo: “Il dem anticipa i termini di un bando riservato sulla copertura
digitale di aree disagiate. Ma la mossa potrebbe costargli l’accusa di insider trading”.

Il riferimento è al comunicato emesso dal nostro ufficio stampa il giorno 7 gennaio alle
ore 17.54 che si riporta di seguito:

STARLINK: MAJORINO (PD), “REGIONE LOMBARDIA SPIEGHI IL BANDO CHE SEMBRA
DISEGNATO PER ELON MUSK”
Il gruppo regionale lombardo del Partito Democratico chiederà di convocare in
audizione Aria Spa e la giunta regionale sul bando, annunciato oggi da Regione
Lombardia, per l’utilizzo delle reti satellitari per la connessione delle aree non
raggiunte dalla connettività veloce via cavo.
Il perché lo spiega il capogruppo Pierfrancesco Majorino: “sono passate poche ore
dalle notizie di un accordo miliardario per l’utilizzo della rete satellitare Starlink,
smentite goffamente da Palazzo Chigi ma confermate dal vicepremier Salvini e dallo
stesso Elon Musk, e Regione Lombardia annuncia un bando che sembra disegnato
sulla società del sodale di Donald Trump. Vogliamo vederci chiaro. La connessione
nelle zone non coperte è fondamentale, ma dovrebbe essere garantita dal pubblico,
principalmente con la fibra, che è la tecnologia più affidabile e performante. La destra,
invece, sembra non vedere l’ora di buttarsi tra le braccia di una società privata, cosa
peraltro già vista da queste parti per la sanità, e di farlo con Elon Musk, un personaggio
che mischia pericolosamente gli affari con un ruolo politico e istituzionale,
permettendosi pesanti ingerenze nella vita pubblica del nostro e di altri Paesi europei.
Pretendiamo chiarezza”.

L’accusa da me rivolta è evidentemente di natura politica e la richiesta di maggiori informazioni, da portare in sede di audizione in commissione, è formulata in ragione
delle prerogative dei consiglieri regionali. La notizia del bando era comparsa in un
lancio Ansa delle 13.23 del 7 gennaio dal titolo “Lombardia apripista, 6,5 milioni per
le tlc via satellite”, all’interno del quale si legge: “Sono due, distinti e diversi, i dossier
che interessano Starlink, la società che fa capo ad Elon Musk e su cui l’Italia, come altri
paesi in Europa, sta lavorando. È in via di pubblicazione da parte di Aria (l’azienda
regionale per l’innovazione e gli acquisti) un bando, per il quale la Lombardia farà da
apripista, da 6,5 milioni di euro per usare, in modo complementare alla fibra, le
connessioni satellitari. Il Dipartimento per l’innovazione e la trasformazione digitale
che fa capo al sottosegretario Alessio Butti mette sul piatto 5 milioni e 1,5 milioni
saranno messi a disposizione dalla Regione. …”

La testata di informazione Huffington Post, sempre il 7 gennaio, titolava “Musk allo sbarco in Lombardia. Parte il primo bando su misura per i satelliti di Starlink”,
https://www.huffingtonpost.it/economia/2025/01/07/news/musk_lombardia18128088/

Quella stessa mattina il quotidiano Il Sole 24 ore titolava a pagina 3 “Parte il primo
test del web via satellite. Gara in Lombardia”. Nell’articolo, a firma di Andrea Biondi
e Carmine Fotina, si legge che “Proprio oggi dovrebbe essere pubblicato un avviso
della Regione Lombardia (tramite Aria Spa) per testare “l’utilizzo di reti space-based
per la fornitura di capacità di backhauling satellitare in sinergia con quelle terrestri
nelle aree a difficile connettività”. Il Ditd (Dipartimento per la trasformazione digitale
di Palazzo Chigi n.d.r.) (che finanzierà con 5 milioni) e la Regione (con 1,5 milioni)
hanno dato mandato ad Aria di selezionare i fornitori tramite gara e, anche se non
sarà l’unico pretendente, si può già scommettere sulla partecipazione della società di
Elon Musk”.

Dell’imminenza del bando, peraltro, era scritto sul sito di Aria in una nota congiunta
comparsa il 24 dicembre, a firma del Sen. Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla
presidenza del Consiglio dei ministri, di Ruggero Invernizzi, sottosegretario con delega
a controlli patrimonio e digitalizzazione di Regione Lombardia e di Franco Lucente,
assessore ai trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia.

La comunicazione è presente a questo link: https://www.ariaspa.it/wps/portal/Aria/Home/chi-siamo/comunicazione/notizie-ed-eventi/DettaglioNews/News2024/nws-24-dic-reti-banda-larga/nws-24-dic-reti-banda-larga 

Risulta pertanto del tutto evidente che le informazioni in base alle quali ho formulato
la richiesta di chiarimento alla giunta regionale e ad Aria Spa non erano in alcun modo
riservate ma, al contrario, a disposizione del pubblico.

L’accusa del quotidiano, che riporta una intenzione della giunta regionale, è totalmente infondata.

Tuttavia, il quotidiano Libero attribuisce alla Regione la volontà di valutare la possibilità di
procedere nei miei confronti per quel presunto reato. Ne consegue che sia in capo alla
Regione la necessaria smentita di una condotta che sarebbe politicamente e
istituzionalmente grave, smentita che si deve sostanziare nella richiesta di rettifica
al quotidiano Libero, ai sensi dell’articolo 8 della legge n. 47 del 1948 e ribadita
dall’articolo 2 della legge n. 69 del 1963.
Cordiali saluti.

Pierfrancesco Majorino

Pierfrancesco Majorino