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Che sia ben chiaro: il “DDL Sicurezza” voluto dal Governo Meloni non c’entra nulla, ma proprio nulla, con le tematiche legate alla sicurezza. Ne parlo oggi in una intervista a La Notizia.
Chiamiamolo per quello che è: un DDL Repressione. Uno strumento che può mandare in galera operai che manifestano per il posto di lavoro, utile solo per alimentare la tensione e criminalizzare il dissenso.
Alzare la tensione come sta avvenendo in questi giorni, nei quali invece bisognerebbe solo prendere esempio dalla serietà, dal senso della misura e dalla responsabilità del padre di Ramy.
Un ragazzo che dobbiamo ricordare e per il quale continueremo a chiedere verità e giustizia a prescindere dalle inaccettabili violenze compiute in suo nome e che condanniamo. Ma la richiesta di quella verità e di giustizia non possono essere rimosse per le azioni di qualche imbecille.
Vogliamo davvero parlare di sicurezza? Allora discutiamo, seriamente, di come mettere le Forze dell’ordine nelle condizioni di fare bene il loro lavoro. Parliamo di come contrastare l’illegalità diffusa, o di come superare la legge Bossi – Fini per governare meglio i flussi migratori. Parliamo di come sostenere chi, sul territorio, lavora a progetti educativi e di integrazione. Parliamo, come non fa Regione Lombardia, di come risanare le case popolari in stato di abbandono.
Pierfrancesco Majorino