La casa non è più un diritto garantito e salvaguardato e anzi l’accesso a luoghi di vita dignitosa diventa sempre di più il cuore di diseguaglianze e ferite inaccettabili. Un nuovo progetto unitario che punta al consenso di tutte le opposizioni
In Italia, sul tema del diritto all’abitare, c’è bisogno di una svolta evidente. Di più: c’è bisogno di una chiarissima rottura delle abitudini consolidate. Perché per troppo troppo tempo le classi dirigenti del paese hanno compiuto una scommessa profondamente sbagliata e dannosa. Quella secondo la quale il mercato, attraverso il gioco tra “domanda” e “offerta”, fosse in grado, nei fatti, di rispondere alle diverse necessità. Il risultato è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: in tante e tanti non ce la fanno mentre cresce la “finanziarizzazione” della questione immobiliare.
La casa non è più un diritto garantito e salvaguardato e anzi l’accesso a luoghi di vita dignitosa diventa sempre di più il cuore di diseguaglianze e ferite inaccettabili. In questa cornice da mesi, innanzitutto grazie all’impulso di Elly Schlein, il Partito democratico sta avanzando proposte di legge e iniziative territoriali, spesso sostenendo il protagonismo degli amministratori locali.