Sulla Casa serve una svolta gigantesca. E lo dico dalla Lombardia, avendo in questa Regione un modello negativo.
La verità, alla fine, è una sola: per anni le famose “classi dirigenti del Paese” hanno pensato che il tema dell’abitare fosse demandabile al gioco tra domanda e offerta e alle dinamiche del mercato. Invece, al contrario, serve una politica pubblica forte per un bisogno essenziale come la casa.
Qui in Lombardia non c’è via di scampo: si deve partire dalle case popolari vuote, inutilizzate. Ce ne sono almeno 15mila di ALER, l’ente regionale dell’edilizia residenziale pubblica. Migliaia di case senza persone, con migliaia di persone senza casa. Possiamo fare tutti i piani chic che vogliamo, ma questo è il punto dal quale avviare una svolta.
E poi c’è un altro enorme tema: come aiutare il ceto medio che non ce la fa. Su questo servono fondi di garanzia per i mutui, un fondo sostegno affitti, delle vere politiche di riqualificazione e recupero. Le leve sono diverse, sapendo che qualcosa di importante si sta già muovendo in tanti comuni, da Milano a Bologna a tanti altri.
Un tema di cui continuerò sempre a parlare insieme a tutto il Partito Democratico.