Non è una tragedia, non è un incidente. È l’ennesima strage. Le decine di vittime, forse centinaia, tra loro molti bambini, oggetto dell’ennesima macabra conta nelle acque greche, sono il prodotto di scelte sconsiderate.
Quella al largo della Grecia che commentiamo oggi è allora un’altra pagina terribile dell’atteggiamento disumanizzante che ha reso i migranti una cosa sola: numeri. Bisogna cambiare radicalmente il Patto europeo sull’immigrazione, una missione europea di soccorso, mettere in campo un piano per la buona accoglienza diffusa, canali d’accesso legali, strumenti temporanei per la ricerca del lavoro e della piena integrazione.
E abbiamo l’ obbligo – prima di tutto morale – di far saltare accordi osceni come quelli con la Libia. Accordi che sostenendo la guardia costiera libica producono il modello terribile dei campi di concentramento.
Il mio contributo oggi su L’Unità.