La Destra gioca con le regole a suo piacimento, per esempio il Consiglio Regionale si arroga il diritto di scegliere se un referendum o una legge di iniziativa popolare siano ammissibili o meno.
Serve un organo di garanzia il più possibile ‘terzo’. Abbiamo quindi presentato un progetto di legge perché venga finalmente istituita la Commissione Garante dello Statuto, prevista già dal lontano 2008 e mai formalmente insediata per assenza della relativa normativa.
Un organismo indipendente che abbia tra i suoi compiti proprio la verifica dell’ammissibilità dei referendum regionali e delle leggi di iniziativa popolare.
L’articolo 59 dello Statuto del Consiglio Regionale Lombardo la definisce come “organo regionale autonomo e indipendente di valutazione della conformità dell’attività regionale allo Statuto”.
Composta da cinque componenti, quattro eletti dal Consiglio regionale a maggioranza qualificata e uno dal consiglio delle autonomie locali, rimane in carica sei anni, cioè oltre il periodo della singola legislatura regionale.
Il terzo comma dell’articolo 59 stabilisce che una legge istitutiva debba essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio regionale, e che debba determinare “i requisiti per l’accesso all’incarico, le modalità e i limiti di esercizio delle funzioni, le cause di ineleggibilità e incompatibilità, il trattamento economico, assicurando l’effettiva autonomia e indipendenza dei componenti della Commissione”.
Vogliamo porre il tema del rispetto delle regole e della garanzia per i cittadini. Non stiamo immaginando ex novo una commissione, chiediamo solo ciò che doveva già essere in campo ma che non è mai stata realizzata.