Salvini ha annunciato 28 volte un Piano Casa nazionale, ma non si è visto niente.
Lo ribadisco, perché quello della casa è un tema ogni giorno più grave, e servono regole chiare e nuove per affrontarlo, con fondi per l’edilizia popolare e sociale, strumenti di sostegno all’affitto o per i Comuni per governare il tema degli affitti brevi. Temi ignorati dal Governo e dalla Regione Lombardia, proprietaria di 23.500 case vuote: un primato scandaloso a livello nazionale.
Ne ho parlato a la Repubblica Milano, che mi ha chiesto anche un parere sulla complessa questione del cosiddetto “Salva Milano”.
Le due cose sono in un certo senso collegate: se, da un lato, sono convinto che le inchieste debbano andare avanti e fare chiarezza, dall’altro abbiamo bisogno di aumentare le case realmente accessibili, recuperare e riqualificare territori degradati e non lasciare da soli i cittadini che hanno investito o le imprese.
Temi che non saranno mai affrontabili da un Comune da solo, ma da inquadrare in un riordino dell’intera materia urbanistica.
Ambito rispetto a cui serve si deve superare l’attuale caos normativo. Per questo si discuta, aggiungo, con moderazione e volontà di ascolto.