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16.000 case popolari vuote a Milano, 23.500 di proprietà regionale in tutta la Lombardia. Sono alloggi pubblici, per lo più di proprietà della Regione attraverso Aler, lasciati vuoti mentre sempre più persone non riescono a trovare casa.

Non si tratta più solo delle fasce fragili. Oggi anche chi lavora, chi ha uno stipendio regolare, chi fa parte della cosiddetta classe media non riesce a sostenere il costo degli affitti in una città come Milano. E intanto la Regione resta immobile.

Il Comune sta provando a fare la sua parte, ma non basta. Serve un intervento radicale, serve una cura shock.

Bisogna recuperare subito gli alloggi popolari sfitti, attivare un comitato regionale dedicato all’emergenza abitativa, sostenere chi è escluso dalle case popolari ma non può affrontare il mercato privato, intervenire sugli affitti brevi come ha fatto la Toscana e vincolare chi costruisce o recupera immobili a destinare una parte degli alloggi a canoni accessibili.

Chi governa non può continuare a voltarsi dall’altra parte. E chi ha le deleghe nazionali sulla casa, invece di occuparsene davvero, preferisce parlare d’altro. Ma il diritto alla casa è una priorità che riguarda la vita concreta di migliaia di persone e deve tornare al centro dell’agenda politica.

Su la Repubblica Milano trovate l’intervista completa.

 

Pierfrancesco Majorino