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Intervista a l’Unità di Umberto De Giovannangeli

 

 

Il capogruppo PD Regione Lombardia

Intervista a Pierfrancesco Majorino: “Pd troppo a sinistra? Il nostro è riformismo radicale”

«Con Schlein il Partito democratico è uscito dallo stato di angosciante apatia. Dobbiamo essere la forza che spinge per il cambiamento mettendo al centro la questione sociale. Terra, casa, lavoro: lotte giuste, ascoltiamo le parole del papa»

Pierfrancesco Majorino, già europarlamentare, è capogruppo PD Regione Lombardia, membro della Segreteria nazionale del Partito democratico con l’incarico di responsabile Politiche migratorie e Diritto alla Casa.

Il Partito democratico si è spostato troppo a sinistra. A dirlo, nella convention di Milano dei “riformisti” dem, è Giorgio Gori, già sindaco di Bergamo ed europarlamentare.
Giorgio Gori mi ha stupito. È stato un sindaco molto capace e molto amato nella sua città, Bergamo, e son convinto che proprio per questo sappia più di altri che la discussione sull’essere più o meno di sinistra, “radicali” o “moderati” oggi lasci abbondantemente il tempo che trova e sia veramente poco comprensibile. Rispetto a Giorgio faccio un ragionamento molto diverso: credo che il PD con Elly Schlein sia uscito dallo stato di angosciante apatia nella quale c’eravamo cacciati, in anni durante i quali, vorrei rammentarlo, si discuteva della nostra probabile sparizione. Stavamo per celebrare il funerale al Partito Democratico con surreale disinvoltura. Quasi tre anni dopo la situazione è molto cambiata. Ci siamo decisamente ripresi, abbiamo rilanciato la nostra iniziativa politica e peraltro il tutto grazie a una leader che ha coltivato l’unità interna ed esterna, un bene essenziale per essere credibili, e siamo tornati competitivi in svariati luoghi del Paese, inoltre rappresentiamo un punto di riferimento in Europa, nella famiglia del PSE e, soprattutto, lo dico molto preoccupato dalla deriva antidemocratica in corso, senza il PD non esiste alcuna possibilità di costruire un progetto alternativo alla destra. Dunque, il punto non credo sia quello di essere “meno di sinistra”, come sinceramente non mi convincerebbe un ragionamento eguale e contrario. Semmai dobbiamo andare avanti con ancora più decisione su due terreni.

 

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Pierfrancesco Majorino