Sono molto soddisfatto che il Parlamento Europeo abbia votato a larghissima maggioranza richieste precise e molto ambiziose per una nuova strategia Ue sulla disabilità.
La convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità rimane un riferimento fondamentale che non vede però ancora un recepimento pieno nelle normative europee e nazionali. La nuova strategia deve darsi degli obiettivi stringenti per garantire che le persone con disabilità godano di una effettiva parità di diritti, incluso quello all’accesso al mercato del lavoro e a percorsi di formazione che ne valorizzino le competenze, a tutto ciò che garantisce la massima dignità e una vita indipendente e autonoma.
La definizione di tutte le misure deve vedere il coinvolgimento pieno e sistematico delle stesse persone con disabilità, dei familiari e delle organizzazioni che le rappresentano.
Servono strategie più personalizzate che tengano conto di condizioni e necessità molto diverse tra loro, accelerando il processo di deistituzionalizzazione a favore di pratiche più comunitarie.
La nuova strategia, per essere efficace, non può limitarsi però ad indicare degli obiettivi, ma deve anche avere il coraggio di definire degli standard minimi vincolanti per tutti i paesi, sotto i quali non si possa andare.