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A Milano c’è spazio per una fase del centrosinistra, nel nome della partecipazione.
E poi ci vuole nettezza e voglia di cambiamento.
Milano ha conosciuto trasformazioni importanti, ha attratto investimenti e risorse, ma questo non basta.
Serve il primato dell’interesse pubblico, del bene comune.
E questo vuol dire compiere scelte importanti e innovative, non aver paura di guardare a questi mesi e alle cose da cambiare.
La lotta per la giustizia sociale e climatica va messa al centro e la trasformazione urbana va governata, non subita, guardando innanzitutto all’emergenza abitativa.
Il che vuol dire porre condizioni agli interessi privati, non aver paura di farlo.
Ne ho parlato in questi giorni in alcune interviste, qui quella a l’Unita.
Qui invece l’intervista con il Corriere della Sera
Pierfrancesco Majorino